Cosa faresti se scoprissi che l'azienda per la quale lavori sta organizzando la fine del mondo?
Cosa faresti se ti accorgessi che i tuoi colleghi sono implicati in un diabolico piano catastrofico?
Cosa faresti se ti offrissero una vita di lusso e ricchezza per entrare in un progetto di cui non sai nulla?
Probabilmente faresti come me. E faresti male.
C.A.  
La trama Le recensioni Capitoli I, II, III, IV Compra su Boopen.it Il blog di C.A.

2.10.07

[Due punto zero] Capitolo 3

Vivere economico e viaggiare in business. Carmine vive questo grande paradosso. Riesce a stento a mettere insieme i soldi per vivere decentemente, però quando viaggia per lavoro la K&S lo piazza in Business Class e in alberghi a cinque stelle. E così, eccolo bello al fresco in prima classe di un eurostar diretto a Bologna per passare due giorni nella sede della K&S a fare riunioni, alle quali potrebbe partecipare anche via telefono, e pernottare in un lussuoso albergo. E questo è l’aspetto che più lo alletta delle trasferte.
La vita d’albergo alla lunga aliena, ma il lusso di non do­versi preoccupare di mettere a posto le cose gli procura piacere, anche se in fondo si tratta di un’illusione.
Quando la sera rientra in albergo si spoglia lasciando i ve­stiti in giro per la stanza, si fa la doccia lasciando cadere a terra l’asciugamani per poi stravaccarsi sul letto. A conclusione della bellissima serata si beve una bibita lasciando cadere sotto il letto la bottiglia vuota. Il demone della libertà e del lusso gli fa dimenticare che le stanze non le rifanno di notte, per cui al risveglio lo si può vedere bestemmiare per i vestiti sgualciti, inciampare nell’asciugamani ormai inutilizzabile e infilarsi scarpe macchiate di indelebile SanBitter Rosso.
Alle 12:00 Carmine è davanti al palazzone della K&S appena fuori Bologna. Ovviamente vi è arrivato con una lussuosa Alfa 156 così comfortable e automatica da far dimenticare di girare il volante.
La riunione è alle 12:30, quindi c’è un po’ da aspettare a zonzo tra gli open space del terzo piano, quello operativo e più vicino al piano presidenziale. Qui è facile veder passare i VIP dell’azienda, quindi bisogna essere in ordine e non avere mai l’atteggiamento di uno che non ha niente da fare. Molti fingono di parlare a telefono, ma Carmine, rifiutandosi di fare questa pantomima, de­cide di avviarsi alla sala riunioni anche se sa che non c’è ancora nessuno. Non ha controllato in verità quale sia il numero della sala, anche perché da anni è sempre la stessa, per cui apre senza esitazione la porta della 3R6.
Sorpresa, la sala non è vuota. C’è una persona se­duta al tavolo riunioni quasi al buio che Carmine vede solo di spalle. Il tizio è così impegnato ad ascoltare quello che dice una figura sullo schermo del notebook che non si accorge della sua entrata. La voce che si sente dal portatile è a basso volume e confusa, forse straniera, ma la sagoma dell’ospite a Carmine appare familiare.
Avvicinatosi quatto quatto a pochi metri lo riconosce. E’ Di Biase. Il mitico Maurizio Di Biase, ex funzionario in carriera della K&S che più di tre anni fa lasciò l’azienda da un giorno all’altro senza nemmeno salutare. All’epoca corsero voci incontrollate. Alcuni dissero che Di Biase aveva vinto alla lotteria, altri che fosse stato li­cenziato perché aveva insultato Grenet e altri ancora che semplicemente aveva lasciato la moglie e il figlio down senza lasciare tracce in preda ad una crisi esistenziale.
Ed ora è lì a due metri, in una sala riunioni sotto la pre­sidenza dell’azienda che da tre anni ha misteriosamente lasciato.
Quando Carmine si manifesta a Di Biase, questo si spa­venta non poco e come reazione si alza e abbassa lo schermo del notebook.
- Di Biase? Maurizio? Ciao. -
- Ciao… - dice Di Biase freddamente e guardandosi intorno come per assicurarsi che non ci siano altri intrusi.
- Ma che fai qui? - chiede Carmine
- Scusi…ma io veramente… -
- Non ti ricordi di me? Sono Carmine. Carmine Amendola.-
- Ah…si…Amendola.
- Lavoravamo insieme a Roma, ti ricordi? -
- Non lo so…si certo…Amendola…a Roma… come no. -
- Scusa se ho interrotto. Ti aspetto fuori… -
- Eh? Si, è meglio…tra poco… -
- Ok. Ok. Vado -
Carmine esce dalla sala e Di Biase resta attonito in piedi accanto al tavolo a fissarlo come per assicurarsi che si levi dai coglioni. Prima di uscire Carmine gli sorride ancora
- Maurizio Di Biase, ma guarda un po’ - gli dice sorri­dendo e poi scompare del tutto dietro la porta.
Che strana espressione che aveva, pensa Carmine. E’ sembrato più sorpreso di lui nel vederlo. Come se fosse stato Carmine a svanire come un brutto sogno.
Sono ormai le 12:50 ma nessuno dei partecipanti alla sua riunione si vede. Carmine controlla sulla convocazione ed effettivamente constata che la riunione è in una sala al pian terreno.Siccome è troppo tardi, decide di andare senza salutare Di Biase, tanto se è tornato in K&S in qualche modo lo riacchiappa.

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1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Che colpo di scena!! La cosa comincia a farsi interessante.
non farci aspettare altri 5 mesi per un nuovo capitolo, o almeno dicci quani capitoli dobbiamo aspettarci...

Philip

1:14 AM  

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